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domenica, dicembre 29, 2002
Se non la conoscete, scrivetemi, vi presto il cd, ve lo spedisco, ve lo regalo e ve lo porto a casa, vi accendo lo stereo, vi servo una birra ghiacciata, vi porto le ciabatte, vi spolvero la camera, sì, anche sotto i libri, vi faccio da autista, vi sposo, vi... vi... vi mantengo... vi...
Insomma: ascoltate Bardamu', in dosi massiccie, almeno una volta al giorno.
E' provato: porta allegria.
An nin ciacaram po' dàp ("ne parliamo poi dopo", per i non modenesi).
posted by Theclap 7:12 PM
Mi sono perdutamente innamorato di Bardamu', la prima canzone dell'album Canzoni a Manovella di Vinicio Capossela.
Se vedete uno strano soggetto per le strade della provincia di Modena che balla e canta, con fin troppa enfasi, la strofa:
Sparato tra gli astri in pallone
rigonfio di musica
solo al richiamo più lontano
voglio la notte
e la voglio senza luna
o sono io, o è Vinicio Capossela.
posted by Theclap 6:56 PM
lunedì, dicembre 23, 2002
Lavorare quando tutti gli altri sono a casa mi fa sentire un po' più maturo.
Ma molto più sfigato.
posted by Theclap 6:47 PM
Mi affianco a Francesca nel lutto per la scomparsa di Joe Strummer.
Il bello della musica è la sua immortalità.
posted by Theclap 6:37 PM
sabato, dicembre 21, 2002
L'aforisma del giorno
Avevo la radio così alta che è stata l'ambulanza ad accostare a destra per lasciarmi passare
posted by Theclap 8:49 PM
giovedì, dicembre 19, 2002
Ah, complimenti a Francesca che ha appena passato un esame, Teorie della Comunicazione di Massa, prendendo 30 praticamente senza studiare.
Voce Della Coscienza: "Stavolta ti è andata bene, ma la prossima, se non mi ascolti..."
posted by Theclap 7:18 PM
Se e vero che "L'economia gira con me", come sostiene da qualche tempo uno spot pubblicitario, ieri si è fatta un buon numero di chilometri. Chissà se siamo diventati tutti più ricchi?.
I giri che ho fatto ieri:
- casa mia -> Università
- Università -> casa mia
- casa mia -> Maranello
- Maranello -> casa mia
- casa mia -> Castellarano
- Castellarano -> Modena
- Modena -> casa mia
Vado a calcolare i km. su Mappy.
Allora... due calcoli... più quest'altro... poi ancora... e infine...
Fatto.
Allora, ieri io e l'economia abbiamo percorso assieme la bellezza di Km. 124,70.
Adesso, potete andare dal vostro commercialista.
"Almeno un grazie!"
posted by Theclap 7:12 PM
lunedì, dicembre 16, 2002
Se tutti i giorni fossi di questo umore, sarei da sposare.
E' che spesso sono incazzoso, agitato e nervosissimo, per motivi che nemmeno io so.
Quindi, non vogliate indagare sui miei umori neri: non otterreste altro che un umore ancora più nero ed ancora più impenetrabile.
Buona serata a tutti.
Divertitevi senza eccessi: è solo Lunedì, c'è tempo.
posted by Theclap 7:12 PM
venerdì, dicembre 13, 2002
Le loro parole non sfiorano nemmeno la parte conscia della tua mente.
Eppure li conosci bene, sono tuoi amici, e parlano di cose che ti interessano.
Tu, invece, fermo e muto, senza la minima intenzione di andare via, nè tantomeno di intervenire nel discorso.
Un manichino, appoggiato sui gomiti: un sorriso, di tanto in tanto, un cenno di assenso, se una parola viene pronunciata a voce più alta del solito. Nessuna intenzione di voler capire quello che stanno cercando di dirsi.
Ieri sera ero proprio stonato. E oggi è venerdì :-(
posted by Theclap 7:23 PM
mercoledì, dicembre 11, 2002
L' aforisma del giorno
Se la memoria comincia a perdere colpi,
bevici sopra, per dimenticare
posted by Theclap 6:09 PM
martedì, dicembre 10, 2002
Stanotte ho pianto.
Ho pianto a letto, solo, al buio, nella mia stanza, prima di addormentarmi.
Ho pianto pensando al figlio che, in futuro, vorrei avere.
Ho pianto pensando a quando morirà mia nonna.
Ho pianto pensando al bene che vorrò a mio figlio.
Ho pianto pensando al bene che voglio a mia nonna.
Ho pianto pensando che forse mia nonna non vedrà mai mio figlio.
Ho pianto pensando che forse, anche se mio figlio vedesse mia nonna, non capirebbe cosa io provi per lei.
Ho pianto pensando che a mio figlio possa non piacere mia nonna
Ho pianto pensando che a mia nonna non potrà che piacere mio figlio.
Ho pianto pensando
che i miei bisnonni parlavano solo il dialetto, perché non sapevano neanche cosa fosse l’italiano;
che i miei nonni parlano quasi solo il dialetto perchè l’italiano lo sanno a stento;
che i miei genitori parlano quasi solo l’italiano, pur sapendo bene il dialetto;
che io parlo esclusivamete l’italiano, perché il dialetto lo capisco, ma parlarlo…;
che i miei figli parleranno esclusivamente l’italiano, perché il dialetto non lo capiranno neanche;
che i figli dei mie figli non so cosa parleranno, ma sicuramente non avranno la più pallida idea di cosa cazzo fosse stato il nostro dialetto.
Stanotte ho pianto pensando al passato e al futuro e a come questi si leghino inscindibimente nel presente, formando una triade di elementi completamente diversi, ma che non possono essere compresi singolarmente senza considerare l’effetto che ogni componente ha sul tutto.
Stanotte ho pianto poi, finalmente, mi sono addormentato.
posted by Theclap 7:31 PM
venerdì, dicembre 06, 2002
Non mi vesto così per dare dei dispiaceri a chi mi conosce.
E' semplicemente un modo di prendere le distanze da una mentalità che non condivido.
posted by Theclap 7:01 PM
mercoledì, dicembre 04, 2002
Ah, ho finalmente ritrovato il libretto universitario.
Chiaramente è sempre stato nel posto in cui doveva essere, cioè tra gli altri documenti dell’Università.
Solo che l’avevo cercato in fretta, ansioso, con la vista annebbiata, pensando già di averlo perso.
posted by Theclap 7:10 PM
Luogo:
-Biblioteca Delfini, Modena
E' giorno ma, nell'ambiente senza finestre, le luci al neon sono ugualmente accese.
Silenzio, rotto solo dallo sfogliare di pagine e da occasionali passi.
Personaggi:
- Io
- Lei, sconosciuta. Molto carina.
Azione:
- Lei e io studiano nello stesso tavolo
- Lei, che era andata a riporre qualche libro, torna al tavolo di studio, portandosi dietro una scia di profumo.
- Io fiuta l'aria, gli si illuminano gli occhi e sorride. Quel profumo gli ricorda momenti particolarmente piacevoli.
Io: (sorridendo) “Ma hai un profumo al muschio bianco?”
Lei: (espressione di chi ha combinato un grosso guaio) “Si sente molto?”
Io: “Sì, ma è buonissimo”
Allora, qualcuno è pregato di spiegarmi come a Io sia venuta in mente una frase tanto di merda.
Perché: “ Sì” ???
Con tutto quello che Io poteva dire, proprio quello gli esce dalla bocca?
“Non abbastanza: è buonissimo”, questa sarebbe stata una risposta ben migliore.
E le cose sarebbero certo andate diversamente.
Vediamo come
Io: (sorridendo) “Ma hai un profumo al muschio bianco?”
Lei: (espressione di chi ha combinato un grosso guaio) “Si sente molto?”
Io: “Non abbastanza: è buonissimo”
Lei: (un po’ imbarazzata) “Ah, grazie, che carino. Usciamo assieme stasera?”
Io: “Mah… non so… ehm… dai, facciamo così: se vengo ti telefono oggi pomeriggio”
(Eccheccazzo, solo loro possono tirarsela?)
Dunque, abbiamo avuto dimostrazione di come una risposta affrettata possa cambiare, spesso il negativo, corso degli eventi.
L’esperimento è R I U S C I T O.
posted by Theclap 7:07 PM
venerdì, novembre 29, 2002
L' aforisma del giorno
fingere che sia come non è,
per vedere come sarebbe (se così fosse).
L'aforisma del giorno vi è stato offerto da me.
Per poterlo usare, dovrete pagarmi i diritti, in banconote di piccolo taglio e coi numeri di serie non consecutivi.
posted by Theclap 4:15 PM
giovedì, novembre 28, 2002
"Ah, anche tu hai la macchina a GPL?"
"Sì, per il bene del mio portafoglio e dei tuoi polmoni"
posted by Theclap 6:46 PM
martedì, novembre 26, 2002
Sì, ok, la legge è uguale per tutti.
posted by Theclap 7:04 PM
sabato, novembre 23, 2002
Ah, il libretto universitario non si è ancora fatto vedere.
Ultimamente sto perdendo un sacco di cose. Presto un elenco.
posted by Theclap 5:26 PM
E' sabato.
Il pomeriggio lo dedico generalmente all'acquisto di cd, a un giretto a piedi e ad un cappuccino caldo caldo al bar.
Oggi, penso che comprerò l'unplugged di Neil Young. Che ne dite?
E' forse meglio Homebrews2 di Steve Howe? Mah.
L'indecisione nelle spese era una costante della mia vita, quando andavo a fare compere con i miei genitori. Adesso, che quello che voglio me lo devo (s)fortunatamente pagare da solo, le cose sono cambiate. In genere, tra due alternative parimenti allettanti, finisco per comprare entrambe le cose, con preoccupanti conseguenze sui miei bilanci di fine mese.
Il mio pensiero attuale, riguardo alle spese, è: "quando finisco i soldi, non ne compro più". Più semplice di così...
posted by Theclap 5:12 PM
mercoledì, novembre 20, 2002
L'anno scorso sono stato bandito dalla biblioteca Delfini, di Modena.
"C'era scritto sul foglio che hai firmato. Se consegni un libro 30 giorni oltre la fine del prestito, la tessera ti viene ritirata" mi rimprovera l'impiegata
"Ma sono già passati?" chiedo io
"Mi sta prendendo in giro? E' tre mesi che ha questi due libri in presitito."
"Tre mesi, ah, mi dispiace. Me li ero dimenticati sullo scaffale, in camera, poi sono stato malato" accampo qualche scusa banalissima, cercando di farle chiudere un occhio.
"Per rifare la tessera, deve aspettare un mese. Poi potrà rifarla, pagando 25.000 lire" e il suo ghigno diventa malefico.
"Ah... ok" dico io "allora ci rivedremo tra un po'" e me ne vado con l'intenzione di non tornare mai più lì dentro.
Questa era la premessa.
Adesso, ad un anno circa di distanza, sono tornato alla Delfini, perchè, purtroppo per me, è probabilmente la biblioteca più fornita di Modena. Solo lì ci sono due libri che mi servono per preparare gli esami di questa sessione.
Essendo senza tessera e non avendo la minima intenzione di rinnovarla (col cambio in Euro, chissà quanto mi costerà, adesso) l'unico modo che ho trovato è questo:
1) andare a Modena
2) cercare i libri
3) studiarli
4) al momento di andare via, nascondere i libri per evitare che qualcuno li prenda, magari quando si è già arrivati oltre la metà del volume (allora lì sì che sono madonne). Io li ho nascosti in uno scaffale di libri di un'altra categoria, sperando che la loro temporanea collocazione non venga scoperta.
4) uscire dalla biblioteca, con l'aria impegnata del perfetto studente.
5) tornare a casa
Per i giorni seguenti, le operazioni da eseguire sono le stesse (solo il punto n. 2 sarà in un certo senso diverso).
Il problema vero sta nei punti 1 e 5, perchè se, come nel mio caso, non abiti vicino alla biblioteca, ma devi prendere la macchina per arrivarci e se, sempre come nel mio caso, sei lento a studiare e hai poco tempo a disposizione, tutta la complicata procedura che ho descritto è da ripetersi innumerevoli volte. E quello che non hai speso per il rinnovo della tessera, lo ripaghi, carissimo, in benzina e tempo, in un modo direttamente proporzionale al ripetersi dell'evento in questione.
Che non convenga rinnovare la tessera?
Che non convenga comprarsi il libro?
Infatti, come dice Rispoli tutti i giorni su Rai3 verso le 13.45: "La televisione è la televisione, ma un buon libro è sempre un buon libro".
(Che non convenga abbandonare gli studi??)
posted by Theclap 6:25 PM
lunedì, novembre 18, 2002
E' da un po' di tempo che mi agito per cose di poca importanza, ad esempio per una partita che dovrò giocare tra tre giorni.
Può capitare di essere tesi per qualcosa, ma se mi devo agitare, perchè non lo faccio il giorno stesso dell'evento agitante,
o, al massimo, il giorno prima?
A questo mio nuovo problema ho dato il nome di AGITAZIONE PRECOCE.
Dopo approfondite analisi, mi sono reso conto che l'agitazione precoce è pericolosissima, perchè, è certo, l'agitarsi per niente
produce nuova agitazione, in un'escalation alla nevrosi.
Battito accelerato, ipersudorazione, stress, capelli che cadono, mani fredde e tremanti.
Sembro la caricatura di Woody Allen.
Penso che solo un bravo psicologo possa fare qualcosa.
Grazie per la comprensione.
posted by Theclap 6:22 PM
Non l'ho ancora trovato, merda.
posted by Theclap 6:20 PM
giovedì, novembre 14, 2002
Ieri sera, al ristorante da S. abbiamo parlato di università e di esami.
Io pensavo di aver già dato i quattro complementari ma, contandoli, ne mancava uno.
Appena tornato a casa, cerco il libretto universitario, per verificare,ma non lo trovo.
Sudo freddo.
Nemmeno stamattina l'ho trovato, benchè abbia rovistato dappertutto.
Alla fine, mi rassegno: HO PERSO IL LIBRETTO UNIVERSITARIO, non so se
ve ne rendete conto. Io non me ne rendo conto, perchè non ho la minima
idea di cosa succeda in un caso del genere.
Intanto, continuo a cercare. Non posso credere di averlo irrimediabilmente perso.
Già mi si prefigura il più terribile degli scenari:
me stesso, vecchio, a lezione con gli studenti del primo anno,
preoccupatissimo, attentissimo, studiando materie che dovrei già
sapere a memoria, ma che non ricordo affatto, tra l'ilarità dei compagni
e il disprezzo dei professori.
"Mi risponda lei, sig. T., che certe cose dovrebbe saperle"
"..."
"Forza"
"..."
"Ma nemmeno una vaga idea, un ricordo sfuocato?"
"Eh... sa... il tempo... non... ehm..."
Scene davvero penose.
posted by Theclap 7:23 PM
Questo è il tempo che preferisco.
Il vento caldo e fortissimo mi mette una tale felicità che ho quasi le lacrime agli occhi.
posted by Theclap 5:36 PM
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